Guida della Casa Bianca per la regolamentazione delle applicazioni di intelligenza artificiale
Avv. Raffaella Aghemo
Il 17 novembre scorso, la Casa Bianca ha pubblicato un Memorandum di Linee Guida per le agenzie governative, di regolamentazione delle applicazioni di Artificial Intelligence. Questo documento, chiamato M-21-06, è indirizzato ai capi delle agenzie e dei dipartimenti governativi, come monito a seguire delle “avvertenze”, nell’applicazione di nuove tecnologie che facciamo uso dell’IA (il documento integrale potete trovarlo a questo link https://www.whitehouse.gov/wp-content/uploads/2020/11/M-21-06.pdf). Detto memorandum fornisce una guida a tutte le agenzie federali «per orientare lo sviluppo di approcci normativi e non normativi per quanto riguarda le tecnologie e i settori industriali che sono potenziati o abilitati dall’intelligenza artificiale (IA) e considerare i modi per ridurre le barriere allo sviluppo e all’adozione delle tecnologie di IA.».
«Le agenzie dovrebbero continuare a promuovere i progressi della tecnologia e dell’innovazione, proteggendo al contempo la tecnologia americana, la sicurezza economica e nazionale, la privacy, le libertà civili e altri valori americani, compresi i principi di libertà, i diritti umani, lo stato di diritto e il rispetto della proprietà intellettuale», si legge nella parte introduttiva del documento, ma concentrandosi sull’IA “stretta” (nota anche come “debole”), che va oltre il calcolo convenzionale avanzato, per imparare ad eseguire compiti specifici o specialistici di un dominio, estraendo informazioni da insiemi di dati, o da altre fonti di informazione strutturate o non strutturate. Proprio per questo, l’importanza dello sviluppo e della diffusione dell’IA richiede un approccio normativo che promuova l’innovazione e la crescita e crei fiducia, proteggendo al contempo i valori americani fondamentali, attraverso azioni sia normative che non normative e riducendo le barriere inutili allo sviluppo e alla diffusione dell’IA.
Coerentemente con la legge, le agenzie dovrebbero prendere in considerazione i seguenti principi, nella formulazione di approcci innovativi all’implementazione dell’Intelligenza Artificiale, principi che sono:
- Fiducia del pubblico nell’IA: poiché l’adozione e accettazione dell’IA dipenderà in modo significativo dalla fiducia e dalla convalida del pubblico, gli approcci normativi e non, del governo nei confronti dell’IA, dovrebbero contribuire ad alimentare e foraggiare la fiducia, promuovendo applicazioni sicure, robuste e affidabili, riducendo gli incidenti e tutelando la privacy degli utenti.
- Partecipazione del pubblico: le agenzie verranno incoraggiate, nella misura del possibile, a informare il pubblico e a promuovere la consapevolezza e la disponibilità diffusa di quadri o standard volontari e la creazione di altri documenti informativi.
- Integrità scientifica e qualità dell’informazione: quando un’agenzia regolamenta le applicazioni di IA, dovrebbe, a seconda dei casi, articolare in modo trasparente i punti di forza e di debolezza delle applicazioni, le ottimizzazioni o i risultati previsti, le distorsioni e le attenuazioni dei rischi, i potenziali impatti sulla concorrenza, sulla privacy e sul processo decisionale personale, le eventuali implicazioni per la sicurezza nazionale e gli usi appropriati dei risultati dell’applicazione di IA.
- Valutazione e gestione del rischio: non sarà necessario mitigare ogni rischio prevedibile; infatti, un principio fondamentale della politica di regolamentazione è che tutte le attività comportano dei compromessi.
- Vantaggi e costi: tale considerazione includerà i potenziali benefici e costi dell’impiego dell’IA, se confrontati con i sistemi che l’IA è stata progettata per integrare o sostituire; se l’implementazione dell’IA cambierà il tipo di errori creati dal sistema; e il confronto con il grado di rischio tollerato in altri sistemi esistenti. Nei casi in cui non è disponibile un confronto con un sistema o un processo attuale, si dovrebbero valutare anche i rischi e i costi della mancata implementazione del sistema.
- Flessibilità: le agenzie dovrebbero perseguire approcci basati sulla performance e flessibili che siano neutri dal punto di vista tecnologico e che non impongano alle aziende mandati che danneggerebbero l’innovazione.
- Equità e non discriminazione: le agenzie dovrebbero considerare in modo trasparente gli impatti che le applicazioni di IA possono avere sulla discriminazione.
- Divulgazione e trasparenza: questi due elementi possono aumentare la fiducia del pubblico nelle applicazioni di IA permettendo a) ai non esperti di capire come funziona un’applicazione di IA e b) agli esperti tecnici di capire il processo con cui l’IA ha preso una determinata decisione. Tali divulgazioni, quando richieste, dovrebbero essere scritte in un formato di facile comprensione per il pubblico.
- Sicurezza e protezione: le agenzie dovrebbero incoraggiarne la considerazione durante tutto il processo di progettazione, sviluppo, implementazione e funzionamento dell’IA, valutando anche metodi per fornire resilienza sistemica e per evitare che i cattivi attori sfruttino tali sistemi!
- Coordinamento tra agenzie: le agenzie dovrebbero coordinarsi tra loro per condividere le esperienze al fine di garantire la coerenza e la prevedibilità delle politiche relative all’IA che ne promuovono l’innovazione e l’adozione in America, proteggendo adeguatamente la privacy, le libertà civili, la sicurezza nazionale e i valori americani e consentendo approcci settoriali e applicativi specifici.
La promulgazione del presente documento riafferma quanto emerge, allo stato attuale, un po’ ovunque, e cioè che, sempre di più, l’Intelligenza Artificiale, da oscuro dominio dell’informatica, rappresenta, ora, uno strumento di conquista economica, politica e sociale di tutti gli Stati del mondo e, a maggior ragione delle superpotenze!
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